venerdì 24 ottobre 2014

Cherry lips ....o forse no


Buondì, egregi lettori.

Oggi parleremo di chirurgia estetica, nello specifico di cheiloplastica, termine con cui usualmente si fa riferimento agli interventi mirati a incrementare il volume delle labbra.
Da sempre sono una ferma sostenitrice della chirurgia plastica, sebbene alla luce dei notevoli progressi effettuati in tale ambito, oggigiorno suoni quasi inadeguato impiegare il suddetto termine, in virtù dell’estrema naturalezza dei risultati perseguibili mediante molte tipologie di operazioni. Trovo che chiunque abbia il diritto di sentirsi in armonia col proprio corpo e, laddove il lavoro individuale non dovesse risultare sufficiente a tal fine, ritengo sia lecito, alle volte persino consigliabile, rivolgersi alla chirurgia, purchè venga impiegata responsabilmente e soprattutto purchè non se ne facciano abusi, come talvolta accade.
Nonostante la mirabile evoluzione delle tecniche operative, la cheiloplastica, aka “gonfià er labbro”, rimane tuttora uno degli interventi meno celabili in assoluto, un po’ per l’estrema evidenza della zona, un po’ per la discutibilità del senso della misura di un discreto numero di pazienti/medici, che alle volte impedisce ai soggetti in esame di  notare che trasformare una retta in un’intersezione tra due parabole dello spessore di un marshmallow non è una scelta granchè ottimale.
Onde consentirvi una corretta analisi della prassi, sottoporrei alla vostra attenzione qualche celebre esempio in cui il filler (o le protesi, a seconda dei casi), a mio parere, sarebbe potuto starsene tranquillamente a casa.

1) Partiamo da un caso nostrano: l’incantevole Ilary Blasi


Il perchè una gnocca clamorosa, oltretutto con labbra già di per sè sufficientemente carnose, abbia optato per “il ritocchino”, deturpando un viso fottutamente scolpito, resta per me un mistero. Che dire, contenta lei, contenti tOtti.

2) Passiamo un po’ oltreoceano, e rechiamoci presso la favolosa Meg Ryan


Chi di noi non rammenta la briosa Sally Albright e il suo famigerato orgasmo simulato in Harry ti presento Sally?
In base all’usuale standard hollywoodiano, taluni potrebbero osservare che la fanciulla non fosse propriamente un concentrato di erotismo, ma senza dubbio la fu MargaretMaryEmilyAnneHyra era una donna più che gradevole alla vista. Qualora ne aveste perso le tracce, quello sovrastante è il volto della suddetta oggi, più simile ad una mongolfiera con la parrucca di Tina Cipollari, più che a una candidata al Golden Globe.

3) Rimaniamo negli Stati Uniti e veniamo a lei, una delle donne per cui avrei volentieri cambiato orientamento sessuale: Lindsay Lohan.


Perchè fai tutto questo, Lindsay? Eri una topa spaziale prima di fregare la tinta a Daenerys Targaryen e a conciarti come un reduce da un infausto incontro con Mike Tyson, con quel ramato che passeggiava serenamente a braccetto con le tue splendide lentiggini, danzava coi tuoi splendidi occhi e carezzava il tuo splendido sorriso. Perchè tramutare questo quadro bucolico in una trash-Monna Lisa in perenne modalità duckface? Perchè?

4) Terminiamo con lo scempio estetico più sacrilego degli ultimi anni, la mano che ha squarciato uno dei volti più fulgidi e splendenti del red carpet: la sublime Nicole Kidman


Nei miei anni puerili ricevetti in regalo, durante un weekend a Rimini, una ciambella gonfiabile dalle sembianze di uno pneumatico, su cui passai metà delle mie estati, fin quando un tristo fato lo bucò e separò le nostre strade. La prima volta che vidi il novello investimento dell’algida Nicole, pensai alla mia ciambella, tagliata a metà, coperta di rouge allure Chanel e conficcatale in viso.
Ciò che mi reca più pensiero, nondimeno, è che quelle labbra neppure il fato, per quanto tristo o per quanto fausto, ricondurrà nuovamente allo stato originario.

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